Visita: SETTEMBRE 2018

Starbucks non ha bisoFoto 26-09-18, 10 29 03gno di presentazioni anche perché se ne è parlato e straparlato molto in Italia nelle ultime settimane. 20.000 stores, 4 MILIARDI di caffè all’anno e 200.000 dipendenti sono numeri da capogiro per qualsiasi settore! Dal 6 settembre ha aperto la prima “Reserve Roastery” italiana, che un progetto molto particolare per Starbucks stessa e che nulla ha a che vedere con la formula tradizionale (ndr: magari se qualcuno si fosse scomodato a vedere prima di parlare…) e una location a dir poco strepitosa. La domanda che si pongono tutti (fautori e detrattori) è: funzionerà?

  • Primo impatto 5/5

Effetto Wow! Prima per le code 😉 poi davvero la location è notevole, una delle strutture commerciali più belle che abbiamo visto (e ne abbiamo viste tante negli ultimi 30 anni!). Al di la dell’estetica, la struttura è bella e funzionale. Pubblico, come c’era da aspettarsi, internazionale e giovane. Personale pure giovane, numeroso, entusiasta e disponibile anche alle domande e alle foto senza timori (della serie: tanto chi ci prende…).

  • Fruibilità 5/5Foto 26-09-18, 10 28 55

La struttura (ex Poste Centrali di Milano) è costruita attorno alla parte “industriale” ovvero la torrefazione (curiosamente inodore) con delle isole per la caffetteria, la pasticceria (partnership con Princi), i gelati e la vendita di caffè take away. Il resto dello spazio, su due livelli, è occupato da sedute e da alcuni stand di promozione e degustazione. Al momento della nostra visita (10 del mattino) non c’erano particolari problemi per trovare posto. Da capire com’è la situazione nella rush hour.

  • Visual 5/5

Uno dei punti forti. Molto ben studiato e molto valorizzante per il prodotto. Chiara la scelta “aspirazionale” di andare verso il lusso con tutto quello che ne consegue (anche sui prezzi…). E il risultato c’è. Per chi ama è caffè (e non solo) è un piacere. E pensate che non ho visto nessuno con il classico “to-go” (ma c’è?).

  • Offerta 5/5 (col prezzo 4/5)

Foto 26-09-18, 10 46 28Di fatto in Starbucks Milano puoi consumare fondamentalmente due cose: caffè e pasticceria (fatta da Princi). A questo si aggiungono i cocktail all’ora dell’aperitivo (noi ci siamo stati di mattina e non abbiamo potuto testare) e i gelati fatti in collaborazione con un famoso gelataio italiano (Alberto Marchetti). I caffè sono di diverse varietà offerte in vari modi per un totale di oltre 100 combinazioni tra bevande calde e fredde. E non c’entrano NULLA con l’offerta tipica di Starbucks (niente frappuccino quindi!). Passiamo da un caffè standard in tazza piccola (con scelta tra diverse varietà) a tecniche di estrazione con azoto liquido o lavorazione a freddo con una scelta sterminata di aromatizzazioni. Insomma, il caffè è “tirato” al limite delle sue capacità come personalmente non abbiamo mai visto… alla faccia della globalizzazione banalizzante. La pasticceria è è molto varia, attirante e di ottima qualità, almeno per quanto riguarda quello che abbiamo assaggiato. Ripasseremo per coktail e le pasticceria salata.

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  • Esperienza 5/5

Esperienza, prodotto e servizio sono ai massimi livelli. Prezzo pure: 15 euro per due cappucci e 2 brioche non sono pochi. La Reserve Roastery di Milano non è pensata evidentemente per un consumo quotidiano e di massa, ma per far vivere ai propri frequentatori dei momenti particolari incentrati sul caffè. Chapeau.

VOTO FINALE 4,8/5

Non c’entra nulla con gli Starbucks tradizionali ed è stato specificamente concepito per Milano. Caro, vedi carissimo ma davvero l’apoteosi del mondo del caffè che trasforma in un’esperienza diversa e quasi luxury. E’ vero non per tutti e non tutti i giorni, ma la voglia di provare tutto viene. Funzionerà? Ebbene sì.